Eurogroup Consulting Italia – in collaborazione con il network Nextcontinent – ha lanciato la “SustainAbility Student Challenge”, una sfida internazionale sul tema della sostenibilità che si è tenuta il 9 Novembre scorso.
L’iniziativa, rivolta a team di studenti universitari, ha visto la presentazione di progetti innovativi in linea con 9 tra gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite nell’ambito dell’Agenda 2030.
I team finalisti erano composti da studenti dell’Università di Milano-Bicocca.
Il team Global 4.0, composto da Eleonora QUIAZAIDE, Mattia RICCIO e Burmachach TOMOEVA, ha concepito un ristorante innovativo e interattivo, per esprimere il messaggio che: “la diversità è un viaggio magnifico”.
Il ristorante Global 4.0 ha due obiettivi principali: produrre cucina internazionale in maniera sostenibile e coinvolgere i consumatori illustrando l’origine e la particolarità della preparazione del cibo. Il team ha strutturato un modello di Governance totalmente sostenibile utilizzando solo energia rinnovabile (obiettivo #7), per non danneggiare l’ambiente circostante (obiettivo #9), e superando qualsiasi pregiudizio attraverso l’esperienza culinaria (obiettivo #5).
Dall’altro lato, il team Vaquita, composto da Afshin ABOLHASANI, Hossein NOROOZI ed Ardalan MEHRARAM, ha proposto un progetto che nasce da una domanda fondamentale: come proteggere l’ambiente e in particolare quello sottomarino? La risposta del team Vaquita è che l’accesso a informazioni chiare e complete sia fondamentale per consentire decisioni efficaci e un monitoraggio costante. Ha pertanto progettato di creare un network di connessioni basato su blockchain al fine di raccogliere dati e informazioni utili a supporto della sostenibilità e della corretta gestione delle risorse nell’industria ittica.
L’evento ha inoltre consentito un dibattito sul tema della sostenibilità grazie anche alla partecipazione di sei ospiti, tra docenti e top management di aziende leader di mercato e nell’impegno nella sostenibilità, che hanno presentato le principali sfide, presenti e future, in tema di sostenibilità.
“Assistiamo i nostri clienti nelle loro trasformazioni, supportandoli dalla strategia all’implementazione, impegnandoci per assicurare un impatto positivo per i nostri clienti, le nostre persone, la società e l’ambiente.”
Angelo Centrone, Presidente di Eurogroup Consulting Italia
L’ ambizione di Eurogroup Consulting è quella di essere una squadra che abbia “sostenibilità” e “impatto positivo” nel proprio DNA, che lo manifesti nei propri comportamenti quotidiani, in ambito privato e professionale e che possa trasmetterlo alle prossime generazioni.
Grazie all’iniziativa della SustainAbility Student Challenge, Eurogroup Consulting è riuscita a mettere intorno al tavolo aziende e leader che hanno avviato programmi significativi in questo ambito e giovani laureati/ neolaureati che rappresentano il futuro.
“Vogliamo agire come forza positiva, promuovendo un modo consapevole e diverso di fare business, che abbia un impatto positivo sulla società e sulla natura, rimettendo in circolo le risorse di cui dispone e creando una nuova armonia, finalmente sostenibile. Da questo equilibrio dipende il benessere di tutti. E per noi è questa l’unica vera forma di progresso.”
Ugo Di Francesco, CEO del Gruppo Chiesi
Come Società Benefit, Chiesi ha come obiettivo di creare valore per le persone. Inoltre, in qualità di B Corp certificata, Chiesi esprime la volontà di prendersi cura attivamente della società, della comunità e dell’ambiente.
Ugo di Francesco, CEO del gruppo Chiesi, ha sottolineato che i temi della sostenibilità sono oggi fondamentali nella visione strategica dell’azienda, che si impegna a:
- adottare un sistema di governance basato sulla trasparenza e responsabilità;
- favorire lo sviluppo professionale e personale delle sue persone ed il loro benessere;
- proteggere il pianeta e minimizzare gli impatti prodotti dalle sue attività, con l’obiettivo di diventare Carbon Neutral entro il 2035;
- rispondere in maniera efficace ai bisogni clinici non soddisfatti dei suoi pazienti;
- servire la sua comunità e le persone in maggior stato di bisogno.
“Tutte queste soluzioni digitali che ci aiutano nella gestione delle relazioni, delle informazioni, nell’efficienza dei processi per ridurre i consumi delle risorse (…), stanno creando anche tutta una seria di problemi di sostenibilità (…) Dobbiamo trovare una strada per ricominciare a rimettere l’idea del ciclo di vita al centro del nostro pensiero. Quello che ci può aiutare, sono le tecnologie stesse. Quale il costo di sostenibilità di questi strumenti? Quanto stiamo pagando questa accelerazione dei processi? Non sono domande semplici a cui rispondere.”
Giulio Di Gravio, Professore Associato presso Università La Sapienza
Il Professore Associato presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale e Coordinatore del Dottorato in Ingegneria Industriale e Gestionale, Giulio Di Gravio, ha ricordato che la tecnologia non è scontata, la tecnologia è un motore che consuma.
Giulio Di Gravio, con background sia accademico che imprenditoriale, ha inoltre rassicurato la nuova generazione di studenti affermando che c’è spazio per nuove società di servizi e nuove professioni liberali. I requisiti fondamentali per compiere il grande passo con successo sono l’audacia e lo spirito di imprenditorialità.
“Oltre alla certificazione B Corp, c’è poi un’angolatura ancora più italiana che è quella delle Società Benefit, cioè quelle società che nel proprio statuto dichiarano di non perseguire solo obiettivi economici ma anche sociali. (…). Danone, Mellin e Nutricia hanno modificato il proprio statuto in Società Benefit proprio quest’anno. Siamo convinti che le aziende che oggi non hanno un obiettivo sociale all’interno della comunità nella quale operano, non hanno futuro perché i consumatori sono molto critici e sempre più interessati a capire se e come i brand che acquistano operino con scopi che vanno al di là del profitto.”
Fabrizio Gavelli, General Manager Specialized Nutrition South Europe di Danone
Danone, crede fermamente che la salute delle persone e del pianeta siano interconnesse. Entrambi hanno bisogno di essere nutriti e protetti. Allo stesso tempo, in tutto il mondo, le persone stanno reinventando il modo di mangiare, bere e socializzare anche attraverso il cibo. In linea con la visione dell’azienda “One Planet. One Health” e per rispondere adeguatamente alle sfide e alle opportunità della rivoluzione alimentare in corso, Danone ha definito i propri Obiettivi Danone 2030 e ha anticipato il percorso di trasformazione in B Corp di tutta l’azienda a livello globale. In Italia Danone ha già raggiunto a luglio 2020 la certificazione B Corp per le sue aziende Danone, Mellin e Nutricia.
“È il tempo giusto per cominciare a raccontare il nostro modo di vivere la responsabilità sociale e prendere quegli impegni che possano contribuire a rendere la nostra attività sempre più sostenibile e a restituire valore a tutto il sistema intorno a noi.”
Biagio Oppi, Head of Corporate Communication & Media Relations di Alfasigma
Alfasigma ha predisposto il suo primo Rapporto di Sostenibilità al fine di avviare un percorso di rendicontazione via via più strutturato che nei prossimi anni vorrebbe concretizzarsi in un vero e proprio Report Integrato. Il Rapporto di Sostenibilità 2019 è un punto di partenza voluto fortemente dall’azienda al fine di mettere a sistema e dare la giusta risonanza agli impegni presi su molti fronti nel corso degli ultimi anni e per costruire una progressiva “cultura della sostenibilità” in seno ad Alfasigma.
“Banca Etica è una delle poche istituzioni finanziarie al mondo che pubblica sul web tutti i prestiti concessi ad imprese e organizzazioni. Grazie alle valutazioni ESG che accompagnano ogni richiesta di credito possiamo rendicontare l’impatto positivo in termini di ambiente, società e diritti, del denaro che ci viene affidato da persone socie e clienti.”
Alessandro Messina, Direttore Generale di Banca Etica
Banca Etica è una banca che ha fatto dell’adesione ai principi ESG (ambientali, sociali e di Buon governo) un elemento strutturale. Non (più) solo non-profit: rispetto al posizionamento originario, quello con cui partì nel marzo 1999, Banca Etica non ha più una focalizzazione esclusiva sul Terzo settore, ma ha aperto anche alle imprese responsabili (agricoltura bio, innovazione sociale, startup innovative…). Inoltre, per effetto della crisi, negli ultimi anni, è cresciuta l’offerta di credito e in generale i servizi di inclusione finanziaria per le persone.
La giornata si è conclusa con la proclamazione del progetto Global 4.0 Restaurant come progetto vincente, e con l’augurio da parte dei giurati al team di studenti di aprire al più presto il loro ristorante con la speranza di essere invitati all’inaugurazione! ?